13 novembre 2005

La Fabbrica del Programma dell'Unione

trovo sulla rete e senz'altro incollo:
Bologna 9 novembre 2005
La Fabbrica del Programma dell'Unione
giornata dedicata ad ascoltare contributi sul tema spettacolo e cultura, coordinata da Romano Prodi.

Vi sono stati interventi di istituzioni (Agis, Cinema, Parco della Musica, Siae, Api, Anec), di esponenti di Musica, Prosa, Danza, quindi discografici ed etichette indipendenti, autori, attori, musicisti, musica leggera.Sono intervenuti, come politici, la Melandri, la sen. Franco, la Grignaffini e Andrea Colasio oltre a qualche amministratore locale.Per la musica di maggior riferimento sono stati invitati ad intervenire Badini, Fontana, Van Straten, Trezzini, Vergnano e la sottoscritta. Credo fermamente, e la riunione me lo conferma, che, tralasciando il disastro economico che si è abbattuto sul FUS e che metterà in ginocchio tutti nel 2006, si debba non perder di vista la costruzione del futuro culturale e che si debba partire innanzitutto da un riordino di funzioni e ruolo delle questioni artistiche. Per la musica troviamo il modo di fare proposte che investano la sfera della trasmissione culturale e artistica, del benessere immateriale come irrinunciabile, di una forte immagine del paese del bello, della propria capacità imventiva e creativa. Non caschiamo nella trappola di esser equiparati agli sprechi. Dove davvero ci sono vanno tolte le ragioni di questi sprechi, e chi li fa, specialmente. Ma normalmente il mondo artistico e musicale nel suo complesso non ne è responsabile nè connivente.Senza questi elementi, esposti in modo chiaro, tali da indurre i partiti politici ad adottare seriamente la cultura come fatto primario perchè l' ITALIA NON NE PUO' FARE A MENO, (e non perchè devono accontentare dei piagnistei di esseri privilegiati) NON NE VENIAMO A CAPO. Cerchiamo di preparare un Codice di comportamento utile e vincolante per noi e per il mondo politico, prepariamo una Carta di principi capace di individuare il contesto dell'insieme musicale nei confronti della società e dell'immagine del paese.Come forse avete visto è uscita la tabella C della finanziaria da cui già compare quale sarà il destino del FUS: 385 milioni di euro nel 2006, 300 nel 2007, 300 nel 2008. Passerà senza colpo ferire, visto che il Governo chiederà la fiducia.
Gisella Belgeri

1 Comments:

At 13/11/05 21:20, Anonymous Anonimo said...

Che tristezza,proprio in Italia abbiamo dato voce e potere a tali persone!!!
Leggete un pò...

ANSA-ROMA 13 NOVEMBRE

Era una necessita', ma poi si e' fatta mezza marcia indietro.
Il taglio in Finanziaria del Fondo unico per lo spettacolo era 'una cosa sacrosanta, dice Brunetta (FI), consigliere economico di P.Chigi. 'Quel taglio - ha aggiunto - era una necessita', ma alla fine si e' fatto marcia indietro. Avremmo dovuto dire che per quest'anno il contributo scendeva del 40% e che per l'anno prossimo non ci sarebbe stata una lira. I soldi per fare cultura si destinano alle scuole e per acquistare libri, non a chi detiene l'egemonia culturale'.

 

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