22 ottobre 2005

lettera di manuela

Manuela ha scritto ad Enrico Vaime, autore e conduttore di Omnibus su La7:

Caro Vaime,
Le scrivo perché non so più se esisto…
Fino a ieri cantavo come corista al Teatro Regio di Torino e da domani forse non lo farò più.
I tagli allo spettacolo molto probabilmente impediranno l’apertura della nostra prossima stagione, mentre quella di quest’anno forse riusciremo a finirla solo grazie alle imminenti “olimpiadi invernali”.
Come crede che stiamo cantando con un tale futuro davanti a noi?
Glielo dico io: a fatica, con il cuore in gola e gli occhi lucidi.
A volte mi sento così impotente che mi verrebbe da urlare proprio nel bel mezzo di un pianissimo, per dire che ci sono anch'io, perché non so come impedire che tutto ciò scompaia per sempre.
Cantare è forse la cosa che so fare meglio.
Portare in scena lo spettacolo è un mio dovere ed andare a teatro è un diritto di tutti, nessuno può stoltamente decidere di calare per sempre questo sipario.
Perché quest’attacco alla cultura così violento?
Perché rinunciare ad un film impegnato e non scontato?
Perché non posso andare in un museo a vedere un Raffaello?
Perché ci fanno sentire così passati di moda? In fondo teniamo viva la memoria storica ed artistica del nostro Paese ed avviciniamo il pubblico a compositori ed autori di paesi lontani.
Non odio la Tv; ma il teatro, in tutte le sue forme espressive, è un’altra cosa.
Il pubblico può emozionarsi, sentire quella particolare scossa che non si sa da dove viene, ma cresce e ti obbliga a stare lì, a far parte di “qualcosa” che è intorno e dentro di te.

E’ questo il momento esatto in cui io che eseguo incontro te che ascolti.

Forse non sono più tanto lucida, è da due giorni che faccio insieme a nove mie colleghe lo sciopero della fame. Ci ha ispirato un collega di Firenze e ci giunge voce di altri in altre città che così disperatamente reagiscono.
Mi sembra incredibile tutto ciò, non reale. Quando ho iniziato a studiare non avrei mai pensato che il canto mi avrebbe portato a questo.
Ma a questo sogno, in cui ho creduto sempre, a fronte di tanti sacrifici, a questa passione che ancora mi fa bruciare, non rinuncerò tanto facilmente.
La prego, non ci lasci soli a combattere.

P.S. E’ vero che nel nostro mondo ci sono molti sperperi ma, come saprà, non sono dovuti al costo delle maestranze. Come al solito chi deve essere punito la fa franca, e viene di norma solo spostato un po' più in là a fare altri disastri!!!

Cordiali saluti, Manuela Giacomini.


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