19 novembre 2005

fresche (o quasi) di stampa

l'annunciata pubblicazione di una lettera di pierina sul settimanale Diario non era avvenuta la scorsa settimana, a causa dello sciopero dei giornalisti. la lettera è uscita sul numero in edicola da ieri.
la nostra iniziativa è stata anche citata da Alessandra Montrucchio nella sua rubrica "Cattive ragazze" su Torino Sette, in edicola ieri con La Stampa;

Cattive ragazze
di Alessandra Montrucchio
18 novembre 2005

Se dico BOLLE, a cosa pensate? Alle mille bolle blu? Sbagliato. Al giorno d'oggi, chiunque nel mondo senta dire BOLLE capisce ROBERTO. Uno dei migliori ballerini del nostro tempo.
Roberto Bolle è una gloria piemontese: è di Casale Monferrato. Ma visto che il balletto, in Piemonte, non se la passa troppo bene, Bolle è «primo ballerino étoile» della Scala di Milano.
Fortuna che ogni tanto torna al di qua del Ticino. Ci è tornato da poco, per ballare «L'Histoire de Manon» al Teatro Regio di piazza Castello. E la Bionda e la Bruna l'hanno visto.
Lo sapete: le Spies adorano andare al Regio. Quel teatro titilla il loro senso estetico e un qual certo amore per le cerimonie che hanno il gusto della tradizione. Indossare gli orecchini della nonna che stanno sempre nel cassetto. Sentirsi accarezzati dal velluto rosso del teatro. Ascoltare l'orchestra che accorda gli strumenti, guardare la luce ridursi a una costellazione di stelle tremule prima di spegnersi.
Ma anche andare al bar nell'intervallo, scambiarsi commenti sulle donne: la bambina che esibisce lo chignon come se nessun altro studiasse danza, la madama a disagio nel vestito da sera... andare al Regio è bellissimo. Se poi c'è un balletto con Roberto Bolle, è una festa. La Bionda e la Bruna quasi non respiravano mentre lo guardavano, non volevano spezzare l'incantesimo. Perché non bastano anni di fatica e sacrifici, per ballare così. Ci vuole un dono.
Davanti a loro sedevano quattro adolescenti. Parevano sensibili alla bellezza di Bolle più che al mistero di un uomo che riesce a vincere la forza di gravità, ma cosa importa?
Grazie a lui hanno scoperto la danza, il teatro, e forse la danza e il teatro diventeranno per loro quello che, in Italia, sono per pochi: eventi normali, come un film al cinema. E se per loro, e per altri, il teatro la danza il cinema i libri l'arte diventeranno pane quotidiano, forse chi decide come spendere le nostre tasse capirà che la cultura è una risorsa: umana, vitale, turistica e perfino economica.
Fuori dal Regio era appeso un lenzuolo che annunciava lo sciopero della fame di alcuni dipendenti del teatro contro i tagli allo spettacolo. Prima del balletto, al riguardo è stato letto un comunicato. Il pubblico l'ha applaudito. Roberto Bolle ha dimostrato che cosa potremmo perderci, se la cultura venisse «tagliata». Perciò: grazie.

inoltre abbiamo distribuito volantini e raccolto firme in occasione di una proiezione del Festival del Cinema, ed anche questo non è sfuggito alla cronaca.
sempre in tema cinematografico, l'altroieri al Festival del Cinema è stato proiettato il film di Tonino De Bernardi "Passato Presente - Angeli laici cadono", in cui la nostra vicenda trova uno spazio importante grazie alla presenza di manuela. proprio la parte che ci riguarda verrà trasmessa stanotte a Fuori Orario, su raiTre, tra le 4 e le 5 (mica vorrete perdervelo?!?). lo stesso Tonino ci ha fatto delle riprese all'interno del camper e le manderà a Blob (sì, proprio quello), e dulcis in fundo ha aderito al digiuno a staffetta, la cui lista è ora aggiornata.


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