24 ottobre 2005

lo sciopero della fame si allarga alla Scala di Milano!

Gentilissimo Ministro Buttiglione

Sono una dipendente del Teatro alla Scala in questi giorni al centro di numerose polemiche.
Sono molto preoccupata da ciò che sta succedendo e soprattutto offesa da ciò che si legge sulle maggiori testate nazionali.
Sappiamo tutti che gli sprechi ci sono, e non solo alla Scala (le Fondazioni Lirico-Sinfoniche in Italia sono ben 13!!!!) e non solo nei teatri.
Se chi ha il compito di controllare facesse il proprio lavoro coscientemente forse ci sarebbe qualche spreco in meno: un organico deve essere approvato, non lo si può inventare.
Certamente anche al Teatro alla Scala ci sono�ma�qualcuno ha mai verificato quali siano?
I biglietti omaggio alle prime del 7 dicembre? Chi ne beneficia?
I cachet dei registi?
I cachet dei Maestri che tanto hanno dato a questo Teatro ma che tanto hanno anche preso?
I costumi fatti con materiali "pregiati" per stare in scena 10 minuti? Decisi da chi?
La mancanza di spazi al nuovo Piermarini che ci è costata una serie di commentini sarcastici da parte di giornali e giornalisti? Di chi la colpa?
Chi ha costruito camerini (per noi luoghi di lavoro) senza finestre?
Perchè chi ha sbagliato non è mai responsabile, non paga di persona e sono sempre altri a dover trovare una soluzione o a subirne immancabilmente i disagi?
Come è possibile intavolare una polemica sul fatto che i ballerini hanno una età pensionabile troppo alta, il che li obbliga a restare in servizio pagati pur non potendo svolgere la loro mansione?
Tutto ciò accade perchè c'è una legge in merito che ha deciso così, e fino a prova contraria le leggi sono materia dei governi.
Io non sono proprietaria di palazzi, nè di barche, nè di auto di lusso.
Ho un mutuo per pagare la casa, un mutuo per pagare la macchina e un mini-mutuo per pagare il DEUMM, dizionario enciclopedico della Musica e dei Musicisti (mi sono iscritta al Biennio di specializzazione in Conservatorio = 800€ l'anno di tasse + libri e spartiti).
Mi sembra che sia tutto nella normalità.
Perchè il governo e il premier non danno un esempio in materia di sprechi fissando le elezioni in un unico giorno, risparmiando una cifra che da sola potrebbe risolvere il problema dello spettacolo?.
Tagliare il Fus non è e non sarà una soluzione costruttiva.
In una Italia dove ci si preoccupa tanto di non emarginare nessuno, di non offendere la cultura di nessuno, stiamo seppellendo la nostra, di cultura.
Ci sono paesi che aprono biblioteche per un foglio autografo, musei per poche schegge...noi abbiamo un patrimonio e stiamo facendo di tutto per seppellirlo, per renderlo inservibile, per far sì che anche una delle poche cose positive per cui siamo conosciuti all'estero sparisca.
Che senso ha far parte dell'Europa e guardare ad essa solo quando ci fa comodo?
Perchè non guardiamo le percentuali stanziate per la cultura dagli altri paesi?
Perchè lottiamo presso la comunità europea per il riconoscimento dei nostri vini, del parmigiano, della pizza e non lottiamo altrettanto per il mantenimento e la valorizzazione della nostra cultura?
Perchè il governo non "usa" la nostra cultura per promuovere l'Italia dal punto di vista turistico?
Spazzare via la nostra cultura è come togliere gli ombrelloni dalle spiagge di Rimini, che cosa deve venire a fare un turista in Italia?
La prego di agire per evitare tutto ciò : lei può farlo e ci avrà con lei in caso di bisogno.

Nel frattempo io e altri colleghi (Regio di Torino, Opera di Roma e altri che si stanno organizzando)seguiremo l'esempio del collega Claudio Fantoni del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e intraprenderemo lo sciopero della fame fino a quando non si sarà trovata una soluzione equa e decorosa.

Grazie

Barbara Vignudelli


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