25 marzo 2006

notizie arretrate

mi fa un piacere estremo che la compagine di centrosinistra annoveri il problema del Fus e della riforma della musica fra i propri impegni programmatici, e non nascondo certo che la mia (flebile) speranza risiede in loro; ma di tutti gli interlocutori possibili dovevano andarsi a scegliere proprio Lanza Tomasi che, con sommo sprezzo del ridicolo, dopo aver seminato devastazione per decenni si permette di tuonare contro le altrui gestioni? (l'articolo è un'Ansa del 16 marzo).

NAPOLI - FUS: D'ALEMA A LANZA TOMASI, RIPRISTINO FONDI IMPEGNO UNIONE. SOVRINTENDENTE S.CARLO, TEATRO NON SARA' COMMISSARIATO

16 Marzo 2006

Il progetto di una possibile ''riforma della musica'' e' stato al centro dell'incontro, oggi a Napoli, tra il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, e il sovrintendente del Teatro San Carlo Gioacchino Lanza Tomasi.

A margine dell'incontro, Lanza Tomasi ha smentito le indiscrezioni su un possibile commissariamento del Teatro, ipotesi che D'Alema ha definito ''irragionevole''.

Il sovrintendente ha spiegato di aver gia' incontrato nei giorni scorsi Piero Fassino e Romano Prodi, per affrontare un progetto che riguardi il settore su scala nazionale. Oggi D'Alema, incontrandolo, ha ribadito che il ripristino del Fus e' fra gli impegni programmatici assunti dal centro sinistra.

''Pensiamo che gia' dalla prima semestrale - ha detto - si possa restituire una parte delle risorse, perche' effettivamente la decisione presa dal Governo Berlusconi soffoca l'attivita' dello spettacolo italiano, e ha colpito le fondazioni degli enti lirici in modo drammatico''. ''Non si tratta di risorse ingenti dal punto di vista dello Stato - ha concluso - in definitiva sono 150 milioni di euro''.

''Questi tagli si accompagnano anche alla criminalizzazione degli enti - ha spiegato Lanza Tomasi - che sono accusati di non essere in grado di gestire i fondi. Ma il San Carlo di Napoli gestisce le sue risorse dieci volte meglio delle amministrazioni pubbliche. Anche se sono il primo a considerare pessime le amministrazioni dei teatri italiani''.

Una riforma che, secondo il sovrintendente, dovrebbe prevedere innanzitutto di affidare la gestione della musica a chi se ne intende, considerando oggi ''il circuito e' inesistente'', e che ''i sovrintendenti non sono dei professionisti''. ''I miei colleghi sono avvocati, ragionieri - ha aggiunto Lanza Tomasi - parlano di cose che non conoscono.

Cosi' l'Italia finisce con l'essere completamente messa ai margini. Questo settore e' stato volutamente distrutto''. Fra le proposte di una eventuale riforma, il sovrintendente del San Carlo si e' soffermato sull'opportunita' di promuovere un osservatorio che monitori l'attivita' dei teatri italiani.

Le ipotesi di un commissariamento del San Carlo, circolate negli ultimi giorni a Napoli, per Lanza Tomasi sono ''una balla colossale''. Ipotesi negata da ambienti di palazzo San Giacomo, che dicono non esserne a conoscenza. E allontanata dallo stesso D'Alema: ''No - ha risposto l'esponente diessino sollecitato dai cronisti sull'eventualita' che un provvedimento del genere sia preso dal ministero prima delle elezioni - non credo che sarebbe un atto ragionevole''.

Dal Teatro inoltre si sottolinea che proprio l'ultimo consiglio di amministrazione ha irrobustito la sovrintendenza attuale, con la nomina del consulente artistico proposto da Lanza Tomasi, il musicista Alessio Vlad.

(ANSA).

21 marzo 2006

palermo!!!

importante iniziativa di lotta a palermo. lasciamo parlare il comunicato sindacale e le foto, che mostrano come nientemeno che Beppe Grillo sia andato a dirigere il Va' Pensiero e ad incatenarsi con i manifestanti.

FISTel – CISL UILCOM – UIL FIALS – CISAL
Segreterie Territoriali

Così come deliberato dall’assemblea dei lavoratori del 21/03/2006, a partire da mercoledì 22 p.v. si attuerà un presidio permanente presso i locali del Teatro Massimo, con l’indizione dell’ assemblea permanente.

I motivi che hanno determinato la decisione dell’assemblea sono i seguenti:

1.Ricusazione del piano di riordino presentato dal sovrintendente.
2.Assenza politica del Sindaco presidente della Fondazione.
3.Manifesta incapacità manageriale del Sovrintendente.

Le richieste che accompagnano e motivano la manifestazione di cui sopra sono:
1.Un piano di riordino che includa anche lo sviluppo (e non solo tagli) del Teatro.
2.L’attuazione di una conferenza di servizi istituzionale (Comune, provincia, regione, C.d.A.).
3.La ricerca di ulteriori sinergie economiche/culturali a sostegno della Fondazione, come attuato nelle altre realtà del Paese.

Pertanto si invitano i lavoratori tutti a partecipare compatti alle iniziative di lotta.

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20 marzo 2006

catena di solidarietà a palermo


si è svolta il 18/03 davanti al teatro. eccovela nelle parole di paolo cutolo:

Scusate per la non perfetta qualità delle immagini, ma in quelle condizioni estreme, era veramente impossibile fare di meglio con i limitati mezzi a disposizione. Il messaggio mi sembra chiaro e potente.
I cartelli indossati dai partecipanti riproducono la frase che campeggia sul pronao del teatro e che "qualcuno " o ha dimenticato o non ha mai letto... (io opto per la seconda), ossia:
L'ARTE RINNOVA I POPOLI E NE RIVELA LA VITA...
Congratulazioni all'amica e collega Lina Lo Coco per la brillante trovata; un plauso caloroso a Riccardo Schirò ed agli altri coraggiosi per l'impegno profuso nell'organizzazione.
Un personale ringraziamento a tutti i partecipanti...

i tagli al Regio

mettiamo a disposizione di tutti gli interessati la ricetta made in Torino per mettere in scena la prossima stagione nonostante i tagli. non mi risulta che questo "piano d'emergenza", abbozzato finora in un comunicato stampa che copioincollo di seguito, sia stato concordato né approfondito con le RSU. quello che nel comunicato si accenna ma non si dice, e che invece ha detto Vergnano in conferenza stampa, è che a novembre, mentre le masse porteranno in giro le Nozze di Figaro, il teatro non sarà chiuso ma ospiterà eventi che non sono ancora stati precisati (sono stati definiti dal sovrintendente, se non ricordo male, una sorpresa).

Il Regio sfida i tagli con nuovi progetti

Dopo la riunione odierna dell’Assemblea dei Soci e del Consiglio d’Amministrazione del Teatro Regio di Torino, si comunica che la Stagione in corso proseguirà senza modifiche, benché l’ulteriore taglio di 3,1 milioni di euro stabilito dalla Legge Finanziaria per l’anno 2006 porti il contributo dello Stato a 13,4 milioni di euro.

Il Teatro manterrà quindi gli impegni presi con il pubblico che prevedono ancora, oltre alle 4 produzioni per le Olimpiadi della Cultura in scena questo mese, quattro opere: i nuovi allestimenti de Il console di Menotti firmato da Walter Le Moli e Il ratto dal serraglio di Mozart con la regia di Davide Livermore,
la richiestissima Carmen e, in chiusura, un’importante coproduzione internazionale del Don Carlo verdiano firmato da Hugo de Ana con la direzione di Semyon Bychkov.

Il Consiglio d’Amministrazione – presieduto dal Sindaco Sergio Chiamparino – sentito il parere dell’Assemblea dei Soci Fondatori ha quindi approvato il Bilancio Preventivo 2006 presentato con un disavanzo di 2,9 milioni ca. di euro, cifra di gran lunga inferiore ai 4,4 milioni ca. di euro che lo Stato ha complessivamente tolto negli ultimi due anni. Per contenere il disavanzo che inevitabilmente il ridotto apporto statale procura, la Direzione del Teatro ha lavorato su diversi fronti: sul piano amministrativo con la riduzione di tutti i costi generali – pur mantenendo allo stesso tempo i livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori – e sul piano artistico operando scelte che mettano in risalto quella creatività che ha permesso al Regio di essere il teatro italiano con il più alto numero di abbonati (quasi 13.000).

La prossima Stagione prevede 8 titoli e sarà inaugurata a ottobre con la Turandot di Puccini per la quale Luca Ronconi, accettando con entusiasmo la sfida lanciata dal teatro, lavorerà esclusivamente sulla regia e sulla recitazione dei cantanti. Su un palcoscenico che l’ha visto tante volte protagonista di allestimenti complessi,
metterà in scena un’opera senza “scene”, dove la capacità evocativa della musica e della drammaturgia sarà ancora più forte, come ci ha dimostrato il Don Giovanni firmato nel 1998 da Peter Brook.

A novembre l’altra principale novità della Stagione: posticipato l’arrivo della Compagnia di Balletto del Bol’šoj al Natale del 2007, il Regio produrrà un nuovo allestimento delle mozartiane Nozze di Figaro firmato da Walter Malosti e lo presenterà a Torino e in Regione, una produzione pensata appositamente per essere ospitata nei teatri di Cuneo, Novara, Vercelli, Alessandria; un’operazione che mette in primo piano il ruolo del Regio quale motore di divulgazione musicale.

Scelte in controtendenza rispetto a quei teatri che hanno risposto a questo difficilissimo momento limitandosi a ridurre la programmazione. Due scelte che, pur permettendo una contrazione dei costi, non fanno diminuire la forza creativa e propositiva del Teatro. Senza dubbio sarà necessario, da parte della Direzione e del Consiglio di Amministrazione del Teatro, continuare a lavorare per chiudere un consuntivo 2006 più positivo di quanto sia stato possibile fare adesso, così come proseguirà l’impegno dei Soci Fondatori a consolidare la loro partecipazione alla vita del teatro e, se possibile, ad ampliare lo sforzo finanziario a sostegno dell’attività del Regio.

Torino, 7 Febbraio 2006

vota anche tu per marisa precurte!!!

come potrebbero mai le infoiate sdebitarsi con i meravigliosi percussionisti dei Precari su Marte (ricordate, quei ragazzi che col loro ritmo hanno animato in modo indimenticabile il nostro sbrecchissimo lunedì 20 febbraio)? ma naturalmente in piccole, comode rate....

la prima rata è stata versata ieri, quando alcune di noi si sono unite agli allegri tamburi per un'iniziativa davvero bella ed originale: i nostri Precari, infatti, ripetendo un'esperienza della scorsa estate, hanno sfilato lungo il mercato di Porta Palazzo (il più grande, popolare, variopinto, pittoresco, tradizionale mercato di Torino) per una "questua musicale" volta ad ottenere verdura in regalo per fare poi un minestrone "precario" da distribuire la sera in una strada del centro. noi ci siamo andate con i nostri cartelli made-in-sabrina, abbiamo cantato in mezzo alle bancarelle (non senza vergogna) e siamo state accolte ancora una volta con entusiasmo dai nostri amici Precari. per voi una foto precaria (scattata col telefonino) e i racconti copiati dalle email di chiara e alessandra. altre foto seguiranno, speriamo.



presenti (in ordine alfabetico):
adele
alessandra
chiara
cristiana
raffaella
più un'amica di alessandra dal nome esotico, ma del resto è brasiliana e ha rischiato l'arresto essendo sprovvista di documenti pur essendo un'immigrata regolare con tutte le carte in regola e anche dei notevoli sovracuti...
i precari su marte erano organizzatissimi, cazzo, dovremmo imparare! avevano un furgone bardato di manifesti elettorali che invitavano a votare come premier MARISA PRECURTE (anagramma di precari su marte, caterina, c'entri qualcosa?). abbiamo fatto la questua tra i banchi del mercato (cioè, noi seguivamo con i nostri cartelli, qualcuna reggendo anche le pentole del minestrone o le cassette, qualcun altra nascondendosi dietro il manifesto elettorale di marisa precurte- dì la verità cristiana, ti ci nascondevi...!- altre brandendo i cartelli fatta dalla nostra creativa boscarato) e ogni tanto il corteo si fermava e noi intonavamo qualche coro d'opera....
il primo brano eseguito è stato il coro delle sigaraie, iniziato in tono grazie a un provvidenziale diapason, ma finito non si sa bene dove, grazie a delle estemporanee modulazioni che ci venivano sul momento... anche noi volevamo dimostrare la nostra creatività e adattabilità... ah, dimenticavo di sottolineare che l'organico era composto, sulla carta, da quattro soprani e un mezzo, ma in realtà i pezzi sono stati eseguiti a sedici voci con doppio coro battente bandiera panamense...il secondo pezzo eseguito è stato l'intramontabile va pensiero, e lì abbiamo ogni tanto sfiorato l'unisono, ma senza farcene accorgere.... siamo poi riuscite a evitare di intonare un terzo pezzo, anche i precari su marte hanno un cuore e due orecchie... il tutto è stato abbondantemente filmato (c'era armando ceste...) e potrà essere usato contro di noi in qualunque momento (non creda chi non c'era di averla sfangata, ci saranno altre occasioni!).
dopodichè l'allegra combriccola si è sciolta: i precari su marte andavano a cucinare minestrone, macedonia e sangria e noi ce ne andavamo ognuna per la propria strada, consapevoli del fatto che la vita è una merda.
ora vado a lavorare. spero che il coro delle sigaraie stasera venga un po' meglio...
dio che vergogna!!!!!
chiara
*********************
confermo, i Precari su Marte hanno sfoggiato la loro allegra quanto efficace capacità organizzativa.
Poi, il nome esotico è FATIMA! i sovracuti suoi sono veramente qualcosa di speciale se vuoi spaccare i timpani a qualcuno o se ti stanno violentando per la strada (SOS Fatima,iva inclusa).
in effetti la nostra prestazione vocale si è avvicinata di molto alle celebri sperimentazioni di Demetrio Stratos (ma senza volerlo, e qui risiede il VERO talento!).
per parte mia sono un pochino fiera di essere riuscita a cantare; sottolineo inoltre che nel mentre un magico silenzio, direi impensabile, ci circondava e che la vita sarà pure una merda... ma se, quasi facendo nulla, abbiamo contribuito ad una buona causa, beh in quel momento io sento di essermi allontanata un pochetto da siffatta merda, ripeto un pochetto (l'effetto non è purtroppo duraturo).
saluti e buona notte a tutte
alessandra

15 marzo 2006

zona precaria

diamo spazio alla protesta degli aggiunti del coro di Palermo, che si sono incatenati al teatro, pubblicando il loro comunicato. che non ha bisogno di altre parole.

Comunicato degli artisti del coro del Teatro Massimo

I dieci artisti del coro che a partire dal giorno 15/3/2006 hanno dato vita alla protesta che consiste nell’auto-incatenamento all’ingresso del Teatro Massimo, desiderano far sapere all’opinione pubblica che:
  • Il nostro rapporto di lavoro col Teatro è cominciato negli anni 1998/2000, per cui, alcuni di noi vantano un’anzianità anche di 8 anni.
  • Tutti, abbiamo sostenuto e superato brillantemente almeno tre esami (audizioni), conseguendo un titolo artistico preferenziale.
  • Nel 2003, a seguito della stipula dell’integrativo aziendale abbiamo accettato, giudiziosamente, la rinunzia totale ad una consistente voce della retribuzione (integrativo); questo è stato il nostro sofferto, silenzioso e pacifico contributo per consentire alla Fondazione di superare la difficile congiuntura finanziaria del momento (anno 2003); e posticipare di conseguenza, il meritato titolo alla stabilità.
  • Nel corso del 2005 le parti avevano sancito un accordo col quale il nostro rapporto di lavoro, finalmente si sarebbe trasformato da tempo determinato a tempo indeterminato.
  • La legge Finanziaria ha introdotto la sospensione delle assunzioni nelle fondazioni lirico-sinfoniche per gli anni 2006 e 2007.
  • Il 31 Dicembre 2005 i sindacati e la sovrintendenza avevano raggiunto faticosamente un’intesa consistente in un contratto a tempo determinato della durata di un anno, a parziale surroga della nostra stabilità, sospesa per effetto della finanziaria.
  • La sovrintendenza, al fine di assicurare le produzioni più sontuose, ci ha offerto delle proroghe contrattuali (in taluni casi di appena 2 giorni!!), col solo intento di garantirsi opportunisticamente il personale necessario per appagare una mania da grandeur.
  • Adesso che il picco stagionale è superato, e la fastosa e sgargiante produzione di Turandot è conclusa, la sovrintendenza non esita a metterci fuori con le professionalità che abbiamo sempre messo, col dovuto entusiasmo, a disposizione della fondazione in tutti questi anni.
Riteniamo di non meritare questo trattamento, nonostante le gravi difficoltà che attraversa il settore.

Non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità, e crediamo che sia odioso ed iniquo che solo a noi venga chiesto un sacrificio così gravoso.

Gli artisti del coro” disoccupati” (dopo 8 anni!!)
del
Teatro Massimo

11 marzo 2006

il futuro del nostro movimento

[da sinistra a destra: caterina, manuela, cristiana, chiara]

07 marzo 2006

lieto evento

è nato il blog del teatro lirico di cagliari: http://anfiteatro.splinder.com/
[EVVAIII!!!]


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